IL METODO EDUCATIVO ZOOANTROPOLOGICO E LA DIDATTICA

Il metodo educativo zooantropologico è fondato sui principi della zooantropologia didattica, un impianto teorico e metodologico che mette al centro le componenti della relazione con gli animali al fine di beneficiare delle referenze che se ne traggono e, di conseguenza, di crescere le proprie competenze verso tutti i diversi da sé. La zooantropologia è un approccio ormai molto conosciuto e praticato ma i responsabili dell’Albero delle Stelle sono i primi in Italia ad aver applicato questo metodo ad un progetto di tipo educativo a lungo termine che coinvolge bambini dell’età infantile. Da sottolineare è il fatto che gli animali che collaborano alle attività didattiche sono anziani, diversamente abili e reduci da maltrattamenti, e proprio in questa sede vengono rieducati e inseriti in un contesto familiare associativo.
Le attività di zooantropologia didattica prevedono una conoscenza graduale del cane in primis ma anche degli altri animali, introducendoli alla conoscenza e comprensione del loro essere, dei lori fabbisogni, delle loro emozioni per poi passare al contatto e alla relazione con essi, certi che ne faranno tesoro. Attraverso queste esperienze i bambini acquisiscono non solo una consolidata consapevolezza dell’altro ma anche di se stessi e li predispone a trasferire queste competenze verso il resto della propria realtà e di chi li circonda.


Nel periodo che va da settembre a giugno i bambini sono guidati, pertanto, alla conoscenza dei cinque campi di esperienza indicati dal MIUR attraverso il metodo educativo zooantropologico di tipo sperimentale. Non è da tralasciare, inoltre, che quest’ultimo approccia anche ai principi dell’outdoor education e per alcuni versi anche a quelli montessoriani.

Gli educatori del centro educativo zooantropologico sono insegnanti/pedagogisti qualificati, educatori cinofili e in zooantropologia didattica con attestato rilasciato dalla SIUA, nonché amanti degli animali e con molti anni di esperienza in questo ambito.
Inoltre va menzionata anche la particolare attenzione verso i pasti somministrati che sono stati studiati e curati in ogni dettaglio: il menù, quindi, è necessariamente biologico e a km 0. E’ stato ideato dalla dottoressa ALESSIA TAFFI, la quale segue con premura pasti e merende del progetto, mentre i pasti sono forniti da “La Bettola dello Stregatto”.
L’Albero delle Stelle pone come obiettivo primario l’erogazione di servizi di qualità e il primo posto è sicuramente rivolto a chi si prende cura dei vostri bambini. I locali, inoltre, sono curati, puliti e dotati di tanto materiale didattico ricercato e specialistico.